La prima volta che ho lasciato fluire l’inchiostro è stato a scuola. Nei miei temi di bambina infilavo tutte le mie fantasie ed i miei desideri innominati. Scrivevo e costruivo grandi case con i tetti fumanti ed il camino acceso, un giardino all’esterno ed un lungo, lungo viale. Unica via dalla quale si poteva accedere alla mia immaginata abitazione. Costruivo amici ed amiche, dialoghi ricchi e larghi sorrisi intorno a me di amore e di compiacenza. Come fa un pittore con la tela io, da bambina, disegnavo con le parole. Disegnavo le parole. È stato lì, in quegli anni, che ho capito di possedere un talento. Una forma di comunicazione per trasmettere tutto il mio mondo, il mio più profondo non detto interiore. …